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Baby blues: malinconia post partum

  • Dott.ssa Bernardi Roberta
  • 29 ott 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Vi è mai capitato di sentirvi tristi, malinconiche e giù di corda dopo la nascita del vostro bambino? Avete mai visto una vostra amica non essere radiosa nonostante il lieto evento? Non c'è da stupirsi.... d'altronde non siamo nella pubblicità del "Mulino Bianco" dove il parto è indolore, breve e tutti sono felici come se fossero appena usciti da una festa. La nascita è un evento "traumatico" sia per il bimbo, che venendo al mondo si ritrova catapultato in un ambiente a lui estraneo, sia per la madre che nei nove mesi precedenti la nascita ha vissuto in un torbidio di emozioni (positive e negative) e cambiamenti fisici.

Il neonato è abituato a stare in un ambiente liquido (sacco amniotico), dove si sviluppa e cresce e per nove mesi vive al riparo da forti rumori, i suoni che gli arrivavano sono tutti ovattati. Si è sviluppato in un ambiente in cui non c’è praticamente nessuna luce, ed è quindi abituato a stare in una condizione di buio; nella sua vecchia dimora la temperatura era piuttosto elevata, corrispondeva infatti alla temperatura corporea interna della madre; si nutriva e respirava attraverso il cordone ombelicale, quindi non solo non è abituato al “contatto” con l’aria stando nel liquido amniotico, ma neppure i suoi polmoni sono abituati ad incamerare aria.

La madre , come abbiamo già visto nel mio precedente articolo, vive nove mesi altalenanti fatti di sbalzi umorali e cambiamenti corporei. Non c'è da stupirsi quindi se ci si sente strane nei primi giorni dopo il parto: essere triste, giù di morale e avere la lacrima facile sono tutti segnali di una condizione di disagio interiore della neomamma.

Sintomi: umore instabile, facile tendenza al pianto, tristezza, ansia, perdita di concentrazione, sensazione di dipendenza.

Cause: stress psico-fisico causato dal travaglio e conseguente sconvolgimento degli ormoni femminili: estrogeni e progesterone, ansia legata all’aumento delle responsabilità, imprevisti o contrasti familiari.

Insorgenza e durata: il Baby blues è un problema di natura transitoria, si verifica immediatamente nella 1° settimana dopo il parto e si protrae mediamente per circa 10 - 15 giorni. Non è quindi da considerarsi un malattia e non va associato alla depressione post-partum!

Come si cura: Trattandosi di un disturbo di breve durata non è previsto un intervento medico o psicologico. È sufficiente essere informate sulla natura del disturbo e richiedere un supporto emotivo anche alla propria famiglia. Importante è non sottovalutare questo disagio se si protrae nel tempo ma soprattutto, è fondamentale non sentirsi in colpa se non si vive uno stato d'estasi come le favole raccontano.


 
 
 

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PENSIERI DI UNA LETTRICE.....

 

Negli affari di cuore si è sempre in tre: lui,lei e.... l"attesa.Tutto in amore ,dal primo sguardo al primo bacio, passa attraverso di lei: presenza silenziosa ma piuttosto ingombrante. L'attesa è presente in ogni fase di una relazione. C'è chi aspetta che l'altro si faccia avanti, chi attende il fidanzato alla fermata del treno, chi spera ad una promessa di matrimonio, chi convive con l'attesa che l'amato tronchi un'altra relazione per vivere il proprio legame alla luce del sole....

Ci sono persone che sbuffano nell'attesa di trovare il patner dei sogni, quelle che aspettano le sue scuse e perfino chi ,molto vigliaccamente, attende di essere lasciata per rifarsi una vita. L'attesa entra nelle nostre vite quando siamo adolescenti, già ai tempi della scuola ,nel momento in cui preghiamo per ricevere l'invito a uscire dal ragazzo che ci piace.

Una cosa è certa: quando si parla d'amore non bisogna aver fretta, perchè c'è sempre qualcosa o qualcuno da aspettare.

Dal mio punto di vista, tutte le attese sono difficilmente sopportabili; però ce n'è una che mi scoccia particolarmente: aspettare di essere aiutata e capita quando si ha bisogno. Ecco,tra tutte ,questa è la più odiosa perchè non ci si abitua, a nessuna età, ad aspettare la commiserazione dell'altro. Insomma, in tempi come questi, dove tutto va velocissimo, solo l'amore conserva ritmi diversi.

Qui non vince chi fugge,come recita il famoso detto: in amore vince chi sa aspettare, a patto che ne valga la pena!!!!!!!!

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